Per stabilizzare le fratture si utilizzano vari sistemi di sintesi:
- Fissatori esterni lineari, ibridi e circolari
Placche e viti tradizionali
- Placche e viti a stabilità angolare di nuova generazione
- Altri sistemi di sintesi
Le fratture di femore e tibia sono molto frequenti come anche le fratture radio/ulnari.
Mi trovo ad affrontare instabilità del carpo e del tarso più frequentemente di altre articolazioni con l’esecuzione di artrodesi che prevedono la fusione dell’articolazione per consentire un recupero funzionale dell’arto senza dolore.
Negli ultimi anni ho a disposizione degli impianti di nuova generazione in particolare placche con viti a stabilità angolare che in alcune situazioni cliniche sono di grande aiuto.
Ho uno stoccaggio di impianti che mi consentono di affrontare ogni caso in modo celere ed efficace.
Protocollo di approccio al paziente ortopedico
- Segnalamento del paziente con particolare attenzione al Peso, Vivacità, Attitudini, Età, Razza, ambiente dove vive ed attendibilità, aspettative, e disponibilità del proprietario.
- Capire se la frattura è esposta; ricordo che anche un edema con ecchimosi della regione è sinonimo di Frattura esposta di I/II°.
- Radiografia del segmento osseo interessato in doppia proiezione.
- Radiografia del segmento osseo controlaterale sano in doppia proiezione.
- Misurazione della lunghezza dei due monconi dell’osso fratturato.
- Misurazione della lunghezza, larghezza, profondità del segmento osseo sano.
- Misurare la larghezza del canale midollare del segmento osseo sano nel punto più stretto (istmo).
Posso venire in ambulatorio per studiare le radiografie compatibilmente con le distanze e gli impegni, ma la cosa migliore è fare una foto digitale delle radiografie e mandarmele via e-mail.